Per una visione ragionata del problema cormorani

Che la situazione cormorani in Italia rappresenti un problema è cosa nota a tutti. Ognuno ha le sue ragioni da sostenere e c’è anche chi ritiene che questi animali, al contrario, non rappresentino un problema.

Come pescatori (a mosca, nel nostro caso) non possiamo essere d’accordo e non ci limitiamo, nelle nostre considerazioni, alla predazione che va a depauperare il soggetto della nostra passione (i pesci). Abbiamo una visione più ampia e ci rendiamo conto che il problema va ad intaccare un intero ecosistema.

Ad ogni problema esiste una soluzione ma è indispensabile capirlo bene, questo problema. Di proposte ne abbiamo sentite tante: dalla più drastica alla più morbida. Ecco allora che abbiamo deciso analizzare la situazione dal nostro punto di vista. Quello che segue è il risultato delle nostre considerazioni.

 

La scelta ambientalista

Il pescatore a mosca è considerato un “ambientalista” in ragione delle sue vedute nei confronti degli scenari in cui si muove.

Per praticare la sua passione, infatti, ha bisogno di acqua pulita, flora e fauna “in ordine” con corsi e specchi d’acqua in cui siano presenti insetti a sufficienza per garantire la vita e la riproduzione dei pesci.

E’ una scelta difficile, oggi, ma supportata dalla consapevolezza e dalla conoscenza. Una scelta che molti che ci osservano dall’esterno non condividono ma per noi non ci sono alternative.

L’Unione è consapevole che senza un occhio di riguardo per gli ambienti fluviali perderemmo non solo i nostri luoghi di pesca bensì tutto un mondo (a molti sconosciuto) di cui direttamente od indirettamente tutti beneficiamo.

 

Decima edizione della Festa Piemontese della pesca con la mosca

La decima edizione della Festa Piemontese della pesca con la mosca si é tenuta Domenica 2 ottobre 2022 ad Ostana (CN) presso il Rifugio Galaberna.

Ai piedi del Monviso, nello splendido scenario dell’omonimo Parco, nove costruttori ed un folto pubblico hanno partecipato a questo momento conviviale tra tanti appassionati della pesca con la mosca artificiale.

I costruttori si sono sfidati nella costruzione di una Protonemura e di un Odontocerum albicorne, rispettivamente perlide e tricottero, che popolano le acque del fiume Po agli inizi dell’autunno.

Nel prato adiacente il Rifugio, il pubblico ha potuto approfittare degli insegnamenti di lancio ad opera della SNL UNPEM rappresentata da Fabrizio Oliva e degli Istruttori del CIPM TORINO.

Dopo i saluti delle autorità e la consegna degli attestati di riconoscenza, il presidente di UNPEM PIEMONTE, Giovanni Tacchini, ha letto la graduatoria della gara di costruzione stilata dai giudici Franco Vaccarino e Pierangelo Grillo e che ha visto salire sul podio Alberto Magliola (3 ), Vittorio Sacchi (2) e Francesco Mele (1).

Nel pomeriggio, dopo l’eccellente pranzo preparato dal Rifugio, il prof. Stefano Fenoglio ha invitato a visitare in centro per lo studio Fiumi Alpini ALPSTREAM firmato da Università di Torino, Politecnico di Torino e Università del Piemonte Orientale.

Lì il prof Fenoglio ha illustrato ai presenti le gravi problematiche, purtroppo non solo di carattere climatico, di cui soffrono i nostri fiumi. Al termine ci ha poi condotto a visitare il fiume artificiale, creato per meglio studiare alcune tematiche dell’ecosistema del fiume.

 

 

 

 

 

 

Giovanni Tacchini ha infine regalato al Centro le imitazioni realizzate dai costruttori, a ricordo della magnifica giornata trascorsa.

Un doveroso ringraziamento ad ATAAI che ha collaborato nell’organizzazione ed al Comune di Ostana, alla provincia di Cuneo, al Parco del Monviso ed al centro ALPSTREAM per aver patrocinato l’evento.

 

G.T.

Ecosistemi Fluviali

Ecosistemi Fluviali: presentato ormai diversi anni fa, questo documento contiene elementi utili per la divulgazione di nozioni di ecologia fluviale e non solo.

Uno strumento molto utile per rendere maggiormente edotti sia i pescatori sia chi dovrebbe vigilare ed intervenire per un maggior benessere dei nostri corsi e specchi d’acqua.